100 anni di Garbatella

Il 18 febbraio dl 1920 venira realizzata a Roma il quartiere Garbatella. Un progetto urbanistico che si ispirava alle città giardino inglesi. 

La Garbatella è tradizionalmente suddivisa in lotti, occupati da costruzioni che circondano cortili e giardini, i quali, soprattutto in passato, erano punti di ritrovo per la popolazione, con lavatoi e stenditoi, botteghe e cantine, sedie e muretti. L'assetto architettonico della zona è un compromesso tra l'estetica e la pratica: le abitazioni sono collocate, almeno nel nucleo storico, in villini o palazzine di tre piani al massimo, con grande cura per i dettagli e per la diversificazione degli stili. Ben collegata e vicina alla città, abitata da operai e comprendenti significativi spazi verdi coltivabili, tali da fornire ai lavoratori residenti una preziosa, e ulteriore, fonte di sussistenza: l'orto (un ulteriore tentativo fu iniziato più tardi, nell'edificazione del quartiere denominato appunto Città Giardino Aniene, nella zona nord di Roma). Da segnalare i tredici villini del Lotto 24, denominati anche "casette modello", tra via delle Sette Chiese, via De Jacobis e via Borri. Il lotto fu edificato in occasione del XII Congresso Internazionale delle Abitazioni e Piani Regolatori del 1929 ed è considerato tra i più belli e interessanti. Agli ingressi sono state apposti dei marmi con iscritti i nomi degli architetti che idearono e costruirono le varie palazzine: vinse il concorso l'edificio ad angolo tra via Sette Chiese e via Borri, progettato dall'Architetto Mario De Renzi.

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